Cuoio o Pelle? La CONCIA

 

Dal punto di vista tecnico si definisce cuoio la pelle conciata indipendentemente dal processo di concia utilizzato o dalla destinazione d'uso. Tuttavia in Italia è diffuso l'uso di chiamare "cuoio" i prodotti spessi e piuttosto rigidi (conciati perlopiù al vegetale), mentre vengono comunemente definite "pelle" tutte le altre tipologie di cuoio.


Ma che cos'è la "concia"?

La pelle degli animali è chiaramente un materiale organico, che se non viene opportunamente trattato, tende a marcire e a decomporsi.

La concia è il processo che rende la pelle imputrescibile permettendo di conservarla e renderla lavorabile.


Concia al VEGETALE

Questo tipo di concia utilizza i tannini, sostanze naturali estratte dagli alberi.

Si tratta della concia più tradizionale nonché del primissimo tipo di concia, utilizzata già ai tempi della preistoria e portata al suo massimo splendore dalle concerie Toscane.

La pelle conciata al vegetale "invecchia", muta nel tempo, portando con sé le tracce del vissuto, ma non si rovina.

Si tratta di una tecnica utilizzata principalmente su pelli bovine.


Questo tipo di concia si suddivide in due categorie:

- la concia lenta in vasca

- la concia in botte.


Nella concia in vasca i pellami rimangono a mollo in soluzioni di tannini per tempi che raggiungono anche i 3 mesi. La qualità del cuoio ottenuto, che assume colori caldi tendenti al marrone, è eccellente, tuttavia, trattandosi di un processo lungo e dispendioso, risulta incompatibile con le richieste di mercato.

Pertanto è stato pressoché sostituito con la concia in botte, dove le pelli vengono inserite in bottali rotanti che agevolano la penetrazione dei tannini permettendo una lavorazione di sole 48h. Il cuoio cosi ottenuto risulta inoltre più morbido e adatto anche all'uso nel settore dell'abbigliamento


Concia al CROMO

E' una concia che ha origini recenti risalenti ai primi del '900. Oggi oltre l'80% dei pellami viene conciato con il cromo trivalente sfruttando i legami chimici che esso instaura con la pelle. E' possibile utilizzare questa lavorazione su pelli bovine, ovine, suine e caprine. Richiede un minor tempo di lavorazione e da al pellame una maggior resistenza all'acqua e stabilità termica nonché maggiore elasticità e resistenza a graffi e usura. Il tipico colore che assume la pelle una volta ultimato il processo, ne permette una facile tintura con la possibilità di ottenere tantissime colorazioni e trame.




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